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In Primo Piano

Patto europeo per la salute e il benessere mentale

Pubblichiamo le conclusioni(2011/C 202/01):
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA
1. RICORDA che, a norma dell'articolo 168 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, l'azione dell'Unione completa le politiche nazionali e si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale; incoraggia, inoltre, la cooperazione tra gli Stati membri nei settori in cui essi coordinano tra loro, in collegamento con la Commissione, le rispettive politiche ed i rispettivi programmi, e la Commissione può prendere, in stretto contatto con gli Stati membri, ogni iniziativa utile a promuovere detto coordinamento, in particolare iniziative finalizzate alla definizione di orientamenti e indicatori, all'organizzazione di scambi delle migliori pratiche e alla preparazione di elementi necessari per il controllo e la valutazione periodici;
2. RICORDA il libro verde della Commissione «Migliorare la salute mentale della popolazione. Verso una strategia sulla salute mentale per l’Unione europea», del 14 ottobre 2005;
3. RICORDA la dichiarazione della conferenza ministeriale europea dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), del 15 gennaio 2005, «Affrontare le sfide, costruire soluzioni»;
4. RICORDA la conferenza di alto livello dell'UE «Insieme per la salute e il benessere mentale», svoltasi a Bruxelles il 13 giugno 2008, che ha adottato il patto europeo per la salute e il benessere mentale;
5. RICORDA la relazione OMS del 2010 dal titolo «Mental Health and Development: Targeting people with mental health conditions as a vulnerable group», accolta con favore dalla risoluzione 65/95 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, del 1 o dicembre 2010, sulla salute globale e sulla politica estera;
6. RICORDA l'iniziativa faro della strategia Europa 2020 «Piattaforma europea contro la povertà», che afferma che, sotto praticamente ogni aspetto, le persone con problemi di salute mentale sono uno dei gruppi maggiormente esclusi della società e indicano sistematicamente la stigmatizzazione, la discriminazione e l'esclusione quali grossi ostacoli alla sanità, alla protezione sociale e alla qualità della vita;
7. RICORDA l'iniziativa faro della strategia Europa 2020 «Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione» e la comunicazione della Commissione su un contributo europeo verso la piena occupazione ( 1 ), che afferma che, per aumentare sostanzialmente i tassi di occupazione è necessario tener conto anche della salute fisica e psichica dei lavoratori al fine di far fronte alle esigenze delle carriere lavorative odierne, caratterizzate da più frequenti transizioni tra lavori sempre più gravosi e impegnativi e da nuove forme di organizzazione del lavoro;
8. RICORDA la conferenza «Discovery research in neuropsychiatry: depression, anxiety and schizophrenia in focus», svoltasi a Budapest il 18 e il 19 marzo 2011;
9. RICONOSCE che il benessere mentale è un componente essenziale della salute e della qualità della vita, nonché un prerequisito per la capacità di apprendere, lavorare e contribuire alla vita sociale;
10. RICONOSCE che, in base a prove scientifiche recenti, un livello elevato di salute e benessere mentale nella popolazione costituisce un fattore importante per l'economia, e che i disturbi mentali determinano una perdita economica, per esempio a causa di una minore produttività delle imprese, una minore partecipazione al mercato del lavoro e costi per gli individui, le famiglie e le comunità interessate da disturbi mentali;IT 8.7.2011 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 202/1 11. RICONOSCE che i disturbi mentali sono invalidanti e rappresentano la maggior parte degli anni di vita corretti per la disabilità nell'UE, laddove la depressione e l'ansia sono le principali cause di tale problema;
12. RICONOSCE che, secondo le stime dell'OMS, i disturbi mentali colpiscono un cittadino su quattro almeno una volta nella vita e sono presenti in oltre il 10 % della popolazione dell'UE ogni anno;
13. RICONOSCE che il suicidio rimane una causa significativa di morte prematura in Europa, con oltre 50 000 decessi ogni anno nell'UE, e che in nove casi su dieci è preceduto dall'insorgere di disturbi mentali;
14. RICONOSCE che esistono notevoli disparità nello stato di salute mentale tra gli Stati membri, all'interno degli Stati membri e anche tra gruppi sociali, i più vulnerabili dei quali sono quelli più svantaggiati sul piano socioeconomico;
15. RICONOSCE che i fattori determinanti della salute e del benessere mentale, quali l'esclusione sociale, la povertà, la disoccupazione, le cattive condizioni abitative e di lavoro, i problemi legati all'istruzione, l'abuso, l'abbandono e il maltrattamento di minori, le disuguaglianze di genere nonché fattori di rischio quali abuso di alcol e droghe, sono multifattoriali e si riscontrano in molti casi al di fuori dei sistemi sanitari, e che pertanto il miglioramento della salute e del benessere mentale della popolazione richiede partenariati innovativi tra il settore sanitario e altri settori come gli affari sociali, l'edilizia abitativa, l'occupazione e l'istruzione;
16. RICONOSCE l'importanza degli istituti di istruzione e dei luoghi di lavoro come contesti per l'intervento nel settore della salute e del benessere mentale, nonché i benefici che essi possono ricavare da tali azioni ai fini dei propri obiettivi;
17. RICONOSCE che le autorità e altri attori a livello regionale e locale svolgono un ruolo chiave negli interventi per la salute e il benessere mentale, sia per il loro diretto contributo al miglioramento del benessere mentale, sia come promotori della partecipazione di altri settori e altre comunità;
18. RICONOSCE che gli utilizzatori di servizi di salute mentale e i loro familiari, gli operatori addetti all'assistenza e le loro organizzazioni possono contribuire con competenze tecniche specifiche e di grande valore, e dovrebbero essere coinvolti nell'azione politica in materia di salute e benessere mentale;
19. RICONOSCE la necessità di ricerca sulla salute e sul benessere mentale e sui disturbi mentali e ACCOGLIE CON FAVORE il contributo in tal senso dei programmi quadro di ricerca dell'UE;
20. SI COMPIACE dei risultati delle seguenti cinque conferenze tematiche organizzate nell'ambito del patto europeo per la salute e il benessere mentale ( 1 ):
- la conferenza «Promotion of Mental Health and Well- being of Children and Young People - Making it Happen», svoltasi a Stoccolma il 29 e 30 settembre 2009,
- la conferenza «Prevention of Depression and Suicide - Making it Happen», svoltasi a Budapest il 10 e 11 dicembre 2009,
- la conferenza «Mental Health and Well-Being in Older People - Making it Happen», svoltasi a Madrid il 28 e 29 giugno 2010,
- la conferenza «Promoting Social Inclusion and Combating Stigma for Better Mental Health and Well-being», svoltasi a Lisbona l'8 e 9 novembre 2010,
- la conferenza «Promoting Mental Health and Well- being at Workplaces», svoltasi a Berlino il 3 e 4 marzo 2011.
21. INVITA gli Stati membri a:
- rendere la salute e il benessere mentale priorità delle loro politiche sanitarie e mettere a punto strategie e/o piani d'azione sulla salute mentale, compresa la prevenzione della depressione e del suicidio, - considerare la prevenzione dei disturbi mentali e la promozione della salute e del benessere mentale elementi essenziali di tali strategie e/o piani d'azione, da attuare in collaborazione con i soggetti interessati e altri settori strategici,
- migliorare i determinanti sociali e le infrastrutture che sostengono il benessere mentale e agevolare l'accesso a tali infrastrutture per le persone che soffrono di disturbi mentali,
- promuovere, ove possibile e opportuno, modelli di cura e di assistenza a livello locale e socialmente inclusivi,
- adottare misure contro la stigmatizzazione, l'esclusione e la discriminazione delle persone con problemi di salute mentale e promuovere la loro inclusione sociale e il loro accesso all'istruzione, alla formazione, agli alloggi e all'occupazione,IT C 202/2 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 8.7.2011
( 1 ) I documenti delle conferenze tematiche sono disponibili su: http://ec. europa.eu/health/mental_health/policy/conferences/index_en.htm
- sfruttare appieno le opportunità offerte dai fondi strutturali nel settore della salute mentale, specialmente per la riforma e l'ulteriore miglioramento dei loro sistemi di assistenza sanitaria per la salute mentale, fatto salvo il futuro quadro finanziario,
- utilizzare il potenziale offerto dalle applicazioni tecnologiche, tra cui e-Health, per il miglioramento dei sistemi e dei servizi di assistenza sanitaria per la salute mentale, la prevenzione dei disturbi mentali e la promozione del benessere,
- adottare provvedimenti per un maggior coinvolgimento dei settori sanitario e sociale nonché delle parti sociali nel settore della salute e del benessere mentale sui luoghi di lavoro, per sostenere e integrare, se del caso, i programmi gestiti dai datori di lavoro,
- sostenere attività (per esempio programmi di formazione) che consentano ai professionisti e ai dirigenti, in particolari nei settori dell'assistenza sanitaria, dell'assistenza sociale e dei luoghi di lavoro, di occuparsi di questioni relative al benessere mentale e ai disturbi mentali,
- rafforzare la promozione della salute mentale di bambini e giovani promuovendo competenze genitoriali positive, approcci olistici all'apprendimento per ridurre il bullismo e accrescere le competenze sociali ed emotive, nonché sostenendo le famiglie con un genitore affetto da un disturbo mentale.
22. INVITA gli Stati membri e la Commissione a:
- proseguire la cooperazione intesa a dare seguito al patto europeo per la salute e il benessere mentale,
- istituire un'azione congiunta sulla salute e sul benessere mentale nell'ambito del programma di sanità pubblica dell'UE per il periodo 2008-2013 che fornisca una piattaforma per lo scambio di opinioni, la cooperazione e il coordinamento tra Stati membri, al fine di individuare buone prassi e buoni approcci strategici basati su prove scientifiche e di analizzare attività, in particolare nei seguenti settori: - affrontare i disturbi mentali mediante i sistemi sanitari e sociali,
- adottare misure contro la depressione basate su prove scientifiche,
- costruire partenariati innovativi tra il settore sanitario e altri settori pertinenti (per esempio sociale, educativo, occupazionale) al fine di analizzare l'impatto delle politiche sulla salute mentale, affrontare i problemi di salute mentale a carico di gruppi vulnerabili e i legami tra povertà e problemi di salute mentale, prendere provvedimenti in materia di prevenzione dei suicidi, promuovere la salute e il benessere mentale e prevenire i disturbi mentali in diversi contesti, quali luoghi di lavoro e strutture di istruzione,
- gestire l'evoluzione di approcci alla salute mentale a livello locale e socialmente inclusivi,
- migliorare i dati e le prove scientifiche sullo stato di salute mentale delle popolazioni,
- sostenere la ricerca interdisciplinare sulla salute mentale,
- trarre il massimo profitto dalla giornata mondiale della salute mentale a livello europeo, nazionale e regionale mediante azioni adeguate di sensibilizzazione.
23. INVITA la Commissione a:
- continuare ad affrontare la salute e il benessere mentale in coordinamento con la politica sanitaria dell'UE e altri settori strategici,
- sviluppare ulteriormente l'EU Compass per l'azione a favore della salute e del benessere mentale,
- sostenere gli Stati membri fornendo dati sullo stato di salute mentale della popolazione ed eseguendo ricerche nei settori della salute mentale e dei relativi determinanti, compresi i costi sanitari, economici e sociali derivanti dai problemi di salute mentale, tenendo conto del lavoro svolto dall'OMS e dall'OCSE,
- presentare una relazione sui risultati dell'azione congiunta, compreso un inventario delle azioni basate su prove scientifiche nei settori dell'assistenza sanitaria per la salute mentale, dell'inclusione sociale, della prevenzione e della promozione, nonché una riflessione sulla possibile azione politica futura intesa a dare seguito al patto europeo per la salute e il benessere mentale.IT 8.7.2011 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 202/3

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